lunedì 10 novembre 2014

L’EXPAT E’ SOLITUDINE?

Uno dei temi che ha tenuto impegnata la mia mente negli ultimi sei mesi è proprio questo... ed è ancora li...ancora devo capire un paio di cosette sulle amicizie expat...

Spero di arrivare presto ad un’epifania, cosi posso passare ad altro! =D

Questo weekend l’abbiamo passato dalla famiglia di Misou e, come ogni volta che andiamo li, abbiamo parlato tanto, tantissimo!

E’ uno dei motivi per cui mi piace andarci.

Io amo il confronto, lo scambio di opinioni, le discussioni infinite che passano da un tema all’altro senza soluzione di continuità.

Adoro quando sediamo tutti intorno al tavolo a parlare e bere thé; che non finisce mai, una teiera ne rimpiazza un’altra e via di seguito. E le persone vanno e vengono dal tavolo e dalle conversazioni con una facilità che ogni volta mi sorprende.

Ed è cosi che domenica sera, sulla via del ritorno, la mia mente è tornata li, al tema dell’anno! (chappalle)

Io amo stare da sola, amo il silenzio; credo che la coppia divano-libro sia la migliore che sia mai stata inventata. Ma il confronto, le quattro chiacchiere da salotto quelle si, mi mancano.

L’unica amica che ho trovato qui a Zurigo è Annalia e sono contenta, abbiamo piu’ cose in comune di quanto pensassi. Le altre sono state amiche fino a quando io  mi sono sforzata di trovare sempre un po’ di tempo extra per vederle, nonostante quella impegnata fossi io; nel momento in cui mi sono detta: “Gio, non puoi sempre correre in giro come una trottola! Se sono veramente amiche faranno uno sforzo anche loro; ti cercheranno, se vorranno stare con te...”; da quel momento, dicevo, sono sparite...

E questo mi ha lasciato un’amarezza che metà mi sarebbe bastata per una vita intera...

La mia amica Annalia-la-saggia, molto piu’ ancorata alla realtà di me, una volta mi ha detto: “Non te la devi prendere. Tanta gente sa di essere qui di passaggio...”

Ma questa risposta ha aperto un vaso di Pandora di domande alle quali ancora cerco di dare una risposta: perchè? Uno che è qui di passaggio non ha voglia di costruire amicizie? Rapporti umani? Io se incontro una bella persona che mi piacerebbe farmi amica, mi impegno nello stesso modo, sia che sia per una vita, sia che sia un’amicizia di due giorni. Ché forse le amicizie di una vita sono meglio di quelle che durano un mese, un anno? Io non credo...

E qui tocchiamo un tasto dolentissimo che ogni volta mi mette davanti ad una sacrosanta verità: io dell’amicizia non ci ho capito ancora un cazzo!

Credevo di essere una brava amica, avevo amici di lunga data in Italia con i quali avevo un bello scambio di cultura, gossip, chiacchiere, risate, ricordi, momenti si e momenti no... appena ho lasciato l’Italia li ho persi per strada (li avranno fermati alla frontiera??)

Non hanno saputo seguire il mio cambiamento, non hanno voluto condividere con me la mia nuova vita e la mia del tutto nuova felicità, non mi hanno sostenuto nel momento piu’ difficile.

Quando vedo le persone che hanno tanti amici faccio sempre dei confronti. So di essere molto selettiva, non è una novità, ma credo anche di dare il 200% quando mi ci metto. Forse il mio errore sta nell’aspettarmi altrettanto coinvolgimento anche da chi non ne è capace...

Quindi, concludendo: no, non credo che l’expat sia solitudine; credo che l’expat sia consapevolezza, discernimento, scrematura. E a me va bene cosi!

Chi non mi ama non mi merita (cit.)

Gio




7 commenti:

  1. Bel problema, ti capisco!
    Mi sa che chi vive i rapporti con piu' superficialita'... ha meno problemi e piu' relazioni sociali.
    Io preferisco gli amici veri, quelli che poi non vuoi piu' lasciare per non smettere di chiacchierare.

    Pochissimi. :(

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    1. Il mio problema è che ogni volta che c'è affinità penso siano amicizie vere, e li son docce fredde ogni volta...

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  2. La solitudine mi affligge. Capisco ogni tua parola. Credo, nel mio caso, non si trattasse nemmeno di persone di passaggio, quanto proprio della mia mancanza di volontà di trovare ad ogni costo qualcosa che ci accomunasse che non fosse solo la lingua.
    Uff :(

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    1. Ciao Giulietta, io al contrario mi butto a pesce nelle relazioni sopravvalutando ogni volta le persone... =(

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  3. cosi mi fai commuovere e lo sai che sono donna dura, oltre che saggia (ma dove?!?), non piango per le commedie romantiche. Sto troppo coi piedi per terra! Invece che fortuna che hai con la famiglia di Misou, ci farei la firma pure io alle discussioni, un po' mi mancano quelle coi miei di genitori..ecco loro sono genitori come quelli di Misou mi sa, magari non bevono così tanto te' pero' e guardano molta più tv mi sa:D
    come abbiamo già discusso secondo me le persone che all'estero non si buttano nelle amicizie è perché non hanno chiuso con il paese da cui vengono, mia personale opinione, non mi lapidano quelli che passano di qui ;-)
    Semplicemente ci sono quelli/e che credono che vivere all'estero sia una parentesi o semplicemente, citando un film tra l'altro non eccelso, forse è "perché non gli piaci abbastanza"..tutto qui! Mica possiamo piacere a tutti!

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    1. ciao! =) come ti dicevo, io non ho la necessità di piacere a tutti; sto benissimo anche da sola, a volte pure troppo mi dico... ma almeno che non me lo facessero credere ;) LOL

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    2. ops il correttore automatico dell'ipad è una iattura, volevo scrivere " non mi lapidino"!!
      ah ecco un bell'argomento per expat e solitudine:i primi anni da expat ho scoperto la solitudine e sai che c'è? alle volte non è male, si scoprono cose di se che presa dal vortice di conoscere gente nuova, "essere sempre sul pezzo", si perdono.
      Essere expat ti permette di scoprire la noia, per me liberatoria, perché non si puo' essere attivi 24 ore su 24, il cervello e noi abbiamo bisogno di staccare.
      I miei amici svizzeri a volte me lo dicevano, tipo "no scusa questo w.e. non esco perché devo riposarmi" e io che pensavo, che noia, ma non vogliono fare qualcosa?! in realtà qualcosa la stavano facendo..ricaricavano le pile ;-)
      ho divagato pero' dal tema..ma viva i bradipi come me!! ogni tanto fare il bradipo aiuta :D

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