Eccola! E’
arrivata. L’ennesima votazione sulla questione immigrazione.
Tasto dolente da
sempre, per quanto ne so, che quest’anno viene toccato già per la seconda volta
-la prima il 9 febbraio, con esito di un 50.3% di persone favorevoli alla
limitazione dell’immigrazione. Esito che, insieme alla sparizione del segreto
bancario, mina alla base quelle che sono state da sempre le fondamenta di
questo Paese e che rischia di far cadere la Svizzera come un castello di carte.
La questione fa
parte della storia svizzera tanto quanto il cioccolato e la fondue, i
coltellini e gli orologi, visto che la Svizzera è da sempre un Paese di
immigrati e, come ho scoperto con mia
grande sorpresa al Landesmuseum, anche
di emigranti.
Ora è il turno di
Ecopop, che sta per Ecologia e Popolazione. Praticamente l’obiettivo di questa associazione
sarebbe quello di porre un tetto all’immmigrazione (e prevedere un controllo
delle nascite nei Paesi in via di sviluppo) cosi da ridurre l’impronta
ecologica sulla Svizzera e in un certo senso preservare la natura e il
paesaggio per gli svizzeri.
Secondo me è un
po’ il lupo travestito da nonna. Cio’ che chiedono è esattamente cio’ che è
stato chiesto il 9 febbraio (numeri alla mano, chiedono che l’immigrazione sia
bloccata ad un 0.2% della popolazione invece del 1.4% attuale) solo che forse sperano,
buttandola sull’ecologico, di ottenere piu’ consensi e piu’ SI dello scarso
50.3% di febbraio (che pero’ era stato un quasi 70% nel cantone italiano e nei
cantoni di lingua francese).
Peccato che
perfino i Verdi siano contro questa iniziativa che, a quanto pare, non deve
avere granché di “verde”...
Io non so, sono
sempre stata piuttosto contesa sulla questione...per fortuna non spetta a me
votare :D
Da un lato -
essendo un’immigrata io stessa- è chiaro che dovrei essere contro questo tipo
di iniziative. Dall’altro, quasi quasi li capisco...
Pensa se tu ti
sbattessi per anni per far si che le cose nel tuo Paese funzionino in un certo
modo mentre tutti gli altri Paesi intorno a te fanno la fiesta, spendono i soldi delle regioni
in mutande e vacanze in barca, colludendosi con la mafia, mangiandosi i soldi
in senso figurato e non... e poi ad un certo punto, quando arriva la crisi,
venissero tutti a bussare alla tua porta...
E’ come la favola
della cicala e della formica.
Io avrei sempre voluto essere capace di fare
come la cicala, di averne la stessa sfacciataggine, la stessa spensieratezza,
la stessa facci*dac*lo... ma sono formica nel profondo... =( ogni singolo
gene, ogni globulo rosso dentro di me, forse pure i peli, sono formiche!
E sono
cresciuta negli anni 80, anni in cui un po’ tutti facevano le formiche; non si
sperperava tanto come adesso. Credo di avere avuto la mia prima maglietta della
Benetton non riciclata da sorella o cugine a 15 anni... O.O e son traumi che non si cancellano facilmente
:D LOL
E voi che fate? Siete
cicale o formiche?
Ciao!
Gio
Formica formica..figlia di formica e nipote di superformica.
RispondiEliminaOltre all'ecopop c'è anche il referendum per le scuole, quello speriamo passi, perché avere classi di 27 bambini in certe zone di zurigo non credo che sia positivo, né per i bambini né per gli insegnanti!
Nata povera formica.
RispondiEliminaPoi cicala da tutto e subito.
Adesso boh! :D
Bella metafora la tua, hai fatto centro sulla questione. :)