Sono stata un po' lontana dal blog in
queste settimane, che velocemente sono diventate mesi...
Questo 2014 è stato
cosi fin dal suo inizio: irrequieto, brulicante di vita, di progetti e di tanta
voglia di realizzarli.
Per questo ho passato
i primi tre mesi dell'anno ad organizzare Aprile, mese di viaggi, spartiacque
di un immaginario prima e dopo.
Al mio ritorno dal
Giappone, ai primi di maggio, la mia mente, la mia vita e i miei weekend sono
stati piuttosto pieni; per questo non ho scritto sul blog (a parte i post sul
Giappone). Ci sono stati impegni da portare a termine, novità da accogliere a
braccia aperte, pezzi di puzzle che andavano al loro posto, decisioni da
prendere –o che forse hanno preso te- e
tanti, tanti, tanti pensieri...
Qualcuno mi aveva avvertito,
prima di partire: vedrai, il Giappone ti cambierà...
Non so sicura se il
Giappone mi abbia cambiata o no; è difficile fare propria una cultura in due
settimane. Di sicuro mi è rimasto dentro, ed è per questo che ci tornero’.
E mi ha aperto gli occhi.
Su pensieri che in
realtà erano già li, che sfrigolavano da tempo nel mio cuore, piu' che nella mia
mente; pensieri che tornavano ciclicamente, ai quali non volevo arrendermi...
perchè erano pensieri che non mi piacevano, non erano -e non sono tuttora- in
linea con me, con quella che sono, con quello che vorrei... ma sono la realtà e
bisogna accettarli e farli nostri, invece di combatterli.
E quindi si, forse una
cosa il Giappone me l’ha insegnata: mi ha lasciato quella serenità e quella
forza che prima non trovavo di guardare le cose per quelle che sono, con gli
occhi e non con il cuore, e di prenderle cosi e andare avanti senza
recriminazioni e senza rimpianti.
Non tutto, non sempre, le cose sono
come le vediamo; non sempre le persone nella tua vita ricoprono quel ruolo che
tu vorresti dar loro; non sempre le persone che passano, poi restano; non
sempre ci mettono l’impegno che ci metti tu; non sempre hanno le tue stesse
priorità; non sempre chi c’è stato, ci sarà.
L’altro giorno parlavo con una amica
di blog in partenza per un posto tanto lontano e, raccontando a lei, riflettevo...non
esiste nessun: “scusa, sono impegnato, ho la famiglia, mille cose da fare, ho i
bambini, ho problemi sul lavoro, non ho soldi, non sto bene”...non esiste
NESSUNA di queste scuse...chi ti vuole sentire ti chiama, chi vuole stare con
te ti cerca, chi si preoccupa di come stai te lo chiede, chi vuole condividere
cose con te si racconta...
E allora arriva un viaggio a farti
capire che non basta tutto l’impegno del mondo per cambiare le cose, le
persone, i pensieri. L’unica cosa che puoi cambiare sei tu.
Ecco perchè mi ritrovo qui, a metà
anno, a fare buoni propositi e nuovi progetti proprio come se fosse il 1
gennaio, con una consapevolezza nuova che mi porto dentro, sperando che la
nuova partenza sia piu’ facile della strada percorsa in questi mesi per
arrivare fino a qui.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
(Quasimodo)
Ops! Questo post....non lo avevo letto,non l'avevo visto..... L'ho letto ora, ma non saprei commentarlo;credo solo sia vero! Per sentirsi,raccontarsi e parlarsi....basta solo volerlo! (con tutte le possibilità che ci offre la tecnologia!!)
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