10 FEBBRAIO 2014:
Eccoci! Mi hanno spaccato un
Paese in due!! La Svizzera ha votato si al referendum di ieri (quello sul
controllo dell’immigrazione) per il 50.3%
Praticamente: cosi,
metaforicamente parlando, ogni due persone che parlano di questo argomento, non
se ne trovano due che siano d’accordo. Una dice bianco, l’altra dice nero.
Peccato che questo sia un
argomento dove non c’è davvero niente che sia solo bianco o solo nero, ma c’è
tanto di quel grigio da far paura. Tutti hanno ragione, chi ha votato si
pensando di tutelare gli Svizzeri, la Svizzera e la sua economia; chi ha votato
no, pensando che anche se non fanno parte della UE sono geograficamente al
centro dell’Europa e che i rapporti di buon vicinato con la UE vadano mantenuti
per il bene di tutti.
Il modo in cui i voti si
sono distribuiti è curioso. Tutta la parte ovest (Romandie), forse quella con
il maggior numero di stranieri e forntalieri, ha votato NO. Mentre zone piu’
rurali hanno votato SI.
Io personalmente non so cosa
avrei votato. Ho una mia idea, ovviamente, che è completamente l’opposto di
quella di Misou e, considerato quanto lui ne sa di Politica, di Economia e
della Svizzera in generale, probabilemente ieri sera ho detto una serie di
cazzate in fila che pero’ non ripertero’ su questo blog per tutelare la salute
dei miei lettori (?). ahha =)
In ogni caso, questo voto è
l’inizio di qualcosa, di un battito molto piu’ ampio, che va (o dovrebbe
andare) al di là della Svizzera, che dovrebbe interessare e coinvolgere anche
la UE tutta e aprire gli occhi a Bruxelles
su un argomento che solo un Paese democratico come la Svizzera poteva
portare a galla.
12 FEBBRAIO 2014:
Praticamente non si parla d’altro,
in Svizzera e fuori dalla Svizzera.
C’è chi, preso dal panico,
pensa che tra poco butteranno fuori tutti e chiuderanno la porta a doppia
mandata...ed è piuttosto ovvio che non sarà cosi!
C’è chi tocca la questione
molto piu’ profondamente di me (che non ne ho gli strumenti) prevedendo anni
bui di ritorsioni economiche e politiche da parte di UE e Bruxelles...e secondo
me neanche questo accadrà (mia modestissima opinione, ovviamente)...
Nei discorsi quotidiani le
battute si sprecano, ma almeno quelle mi divertono ;)
In ogni caso, abbiamo tre
anni per stare a vedere che succede. Quello che veramente mi interesserebbe
sapere (come ha detto un politico all TV): cosa voterebbe il popolo di Paesi UE
come Italia, Francia, Spagna, Grecia se gli venisse posta la stessa domanda?? Siamo cosi sicuri che non la pensino un po’
come gli Svizzeri? Con l’unica differenza che a loro nessuno domanda la loro
opinione...
Ai posteri l’ardua sentenza.
Gio
Se porti il tuo contributo alla terra, allora quella terra e' tua?
RispondiEliminaIo credo di si'.
Non una politica assurda come quella italiana dove paghiamo tutto a tutti... ma una piu' sensata dove le persone siano un valore a sommare. :)
Non so...
Ad ogni modo quel 50 virgola qualcosa mi ha fatta pensare.
ciao sognoaustraliano! ti ringrazio per aver commentato, mi interessa molto sapere l'opinione degli altri su ogni argomento e su questo in particolare.
EliminaIl discorso expat è molto vario e molto delicato, secondo me. Ci sono molti tipi diversi di expats. La domanda alla quale è quasi impossibile rispondere, secondo me, è: quanto un Paese puo' e deve dare ai suoi expats?
Il discorso frontalieri è ancora diverso e per alcuni versi ancora piu' difficile da trattare.
Sono d'accordo con te che le persone che portano un contributo ad un Paese vadano considerate e che pensare di andare in un Paese solo per sfruttarne le risorse sia estremamente disonesto.
=) Gio