E’ stato un
weekend anomalo. Non ho fatto le cose che faccio di solito. Non non sono
riuscita a fare il mio solito approvvigionamento. Ho fatto altro. Ho visto
molta gente, amici, conoscenti...
E’ stato bello! Ma
anche difficile. E illuminante.
Ho ritrovato e
rivissuto quella dimensione di paese che da tanto non vivevo, la mentalità
costretta e ristretta a certe distanze, a certi argomenti.
Questa è stata la
parte difficile, chi mi conosce lo sa.
Incontri gente
che non vedi da anni, da decenni, gente che ti ha vista crescere...e ti
avvicini con piacere, col sorriso, ma il fatto che tu sia “la forestiera” non
ti risparmierà dall’impietoso giudizio. E cosi, eccoli tirar fuori il misurino
delle grandi occasioni e partire all’attacco con una serie di domande per
vedere un po’ come ti posizioni sulla loro scala di giudizio.
Un figlio? 10
punti! Due? 50 punti! Tre?? Wow! Brava! Batti quasi tutti, di questi tempi!...
Ovviamente se hai
piu’ di 35 anni e niente figli avrai guadagnato solo un’occhiata di sdegno e
incredulità (e starai li a chiederti cosa ti offende di piu’, se l’uno o l’altra).
Neanche dopo anni
di assenza ti sentirai mai chiedere “come stai?”, “cosa fai?”, “sei felice?”
(va beh, quello nessuno te lo chiede mai, perchè nessuno lo vuole veramente
sapere...hanno tutti paura che tu risponda “si!”)
Indagano se sei
sposato o no, se hai figli e quanti; come se la felicità si misurasse in
traguardi raggiunti. E fanno paragoni con i loro figli, con tua sorella, con il
cane del vicino probabilmente –che quest’anno ha fatto una bella cucciolata!
Io questo non lo
capisco, e non lo scuso. Non mi importa l’età, la mentalità. E’ questione di
educazione! Che per caso io ti vengo a chidere: “Allora, come va la prostata? Ci
senti ancora bene? Hai mal di schiena? Ma come, tua sorella non ce l’ha!!”
Ed ecco perchè la
morale è: MAI tornare quando c’è una festa di paese! =)
...
Il peso di questo
giudizio mi lascia non appena varco la frontiera. Chiasso è la mia roccaforte.
Quando annunciano la fermata di Chiasso, io tiro un sospiro e mi rilasso.
Qui posso essere
IO. Qui non sono i traguardi che non ho raggiunto. Qui non sono i figli che non
ho.
Qui sono quello
che ho costruito in questi quattro anni; DA SOLA! Qui sono il mio grande amore
e la mia felicità. Qui sono il mio lavoro in quattro lingue. Qui sono io che ce
l’ho fatta, le mie amiche, i miei progetti!
Qui sono tutte le
cose che nessuno mi chiede mai, che nessuno sa, che nessuno vuol sapere.